domenica 10 agosto 2014

La Fattoria dell'Autosufficienza



Il nostro cuoco

cucina e bagno
Vittorio è il cuoco.
Vittorio è un ragazzo della Basilicata. Cucina principalmente negli Ecovillaggi e nei Festival o nelle Fattorie come in questo caso, quando da sfamare ci sono tante tante persone con pretese differenti.

in cucina!
Al corso di permacultura la tendenza principale è il vegetarianesimo, ma non mancano vegani o chi tende a una dieta crudista o fruttariana (senza estremismi di sorta).

Quindi la cucina di Vittorio deve essere per forza vegana (con qualche piatto di derivazione animale per accontentare tutti).

Gli spaghetti alla carbonara o le fettine di pollo sono sostituite da Grano Saraceno con pomodorini e carote, Farinata di Ceci, Pasta alle erbe, insalata ai fiori (calendula, borraggine, tagete, nasturzio) , e tra i dolci crostate varie con marmellata  o crema vegana e fragole.

Per realizzare la pasta alle erbe abbiamo passato una parte del pomeriggio a raccogliere piante spontanee, capitanati da Vittorio, che s’intende in materia.

il cuoco mentre dorme
Nella raccolta c’era ortica, tarassaco, malva, bardana, crispigno, rucola, piantaggine, cicoria, silene, farinella, nasturzio, amaranto, aspraggine e ancora altre specie.

Durante questo tour Vittorio ci insegnava a distinguere le specie spiegandoci le proprietà delle officinali. Tra i vari usi interessanti mi è (ovviamente) rimasta impressa l’uso della bardana come carta igienica (grazie alla sua morbidezza).

Per sfamare 35 persone il cuoco, insieme a due aiutanti, iniziano i lavori in cucina dalle 9 di mattina fino all'una\una e mezza, mentre dalle 4, 4 e mezza del pomeriggio in poi si riparte per cucinare i piatti della cena.

Ieri dopo pranzo si è messo a preparare le crostate vegane fatte esclusivamente con farina integrale, zucchero di canna sciolto nel latte di soia, olio extravergine d’oliva, una punta di bicarbonato.

Angelica in cucina
Il segreto è stendere la pasta sottilmente perché la crostata cucinata senza burro tende ad indurirsi maggiormente.
Per trasferirla dal tavolo Vittorio le arrotolava sul mattarello per poi stenderle sulla teglia.

Intanto Andrea
preparava il pane con la pasta madre.
La pasta madre, il lievito naturale ricavato da farina, acqua e una piccola percentuale di lievito, consente una maggiore digeribilità e conservabilità.

Fare il pane in casa oltretutto ti dà la possibilità di scegliere farine differenti o creartene di proprie partendo dal riso, frutta secca e altro ancora.

cestini separati
Stare in cucina con Vittorio è come vivere un piccolo roteante microcosmo, pieno di una felice dinamica tra fornelli e racconti personali, consigli culinari, scambi e battute, preparando casse di fagiolini, pulendo insalate, controllando le cotture, un posto da cui uscirà il cibo, elemento d’unione comunitaria.

2 commenti:

  1. Che bello questo articolo! Ma grazie!!! Bellissimo rivivere quei momenti attraverso le tue parole!
    Un abbraccio di cuore :)

    Vitt

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  2. un abbraccio a te carissimo, porto avanti i tuoi insegnamenti con successo :)
    w la vita!

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