martedì 26 agosto 2014

Che Passo!



Con poco, tanto!

l'essicatoio
A ChePasso! ci sono soluzioni interessanti, strutture ricavate riciclando con creatività.
Tra i sentieri delimitati dalle tegole e il frutteto pacciamato a cartone, c’è l’essiccatoio costruito con un vecchio elettrodomestico.

C’è un rettangolo coperto di vetro e dipinto di nero dove l’aria entra alla base, riscaldandosi sale immettendosi nel vecchio frigo, dove vengono poste le piante ad essiccare su delle grate, per poi riuscire lungo il tubo.
C’è bisogno di un vento costante che riesca a riscaldare per almeno 8 ore le piante.

L’orto sinergico ora è ricoperto dalle infestanti. Vicino ci sono alcune piccole serre artigianali.

l'orto Infestato
Prima di partire per questo viaggio mi avevano molto incuriosito dei sistemi fai-da-te che sostituissero il bisogno di combustibile o corrente.

Mi sono imbattuta nella rocket stove, di cui già ho parlato, il fornello a pirolisi, il frigo d’argilla e il forno solare.

frigo d'argilla
Da Marcello abbiamo visto la rocket stove costruita e in funzione, da Luca invece ci siamo guardati qualche video della stufa a pirolisi che segue più o meno lo stesso principio, dove la combustione della legna produce carbonella che continua a bruciare nella stessa stufa, alimentandosi da sé, senza bisogno d’aggiunta di nuovo carburante.

Il frigo d’argilla invece sfrutta la tecnica del vaso d’argilla dentro un vaso di terracotta creando un isolante tra i due, di sabbia ed acqua che mantiene la temperatura interna stabile grazie all’evaporazione dell’acqua che si riaggiunge due volte al giorno.

forno solare
Il forno solare può essere a scatola o a parabola, che sfrutta un piano riflettente per convergere l’energia solare in un punto, nel caso della parabola, o all’interno della scatola nera nel caso del forno rettangolare.

Se volete indagare, ci sono molti video e informazioni più o meno professionali per poterseli costruire da sé con poco.

Nessun commento:

Posta un commento