venerdì 23 gennaio 2015

La Nuova Terra



La via della Non Azione

La brina mattutina copre i campi friulani.
Come capelli incanutiti i fili d’erba si curvano sotto il suo peso. Il sole è tondo, freddo, orizzontale.
Gli alberi sono spogli, rivelano i nidi degli uccelli, rimasti segreti nelle chiome lungo tutta il periodo della fioritura.
Ora più che mai la Terra vive, come un risveglio spirituale, la sua primavera, mentre la parte fisica dorme, riposando sotto il gelido manto.

La Natura si rivolge verso l’Astro solare.
Una pianta che ha bisogno di luce infatti, si piega istintivamente verso il sole, senza compiere sforzi.
Il suo movimento è economico, e del tutto primo di calcoli, ma efficace.

Pratica in maniera perfetta la Via della Non Azione.

Le linee guida seguite nel praticare la Via della Non Azione sono:
-evitare l’azione che non sia spontanea;
-agire pienamente e abilmente solo in accordo con i bisogni attuali;
-essere vivaci quando è necessario, mai troppo accaniti o mai tesi;
-rifuggire l’azione artificiosamente calcolata e ogni attività che sorga da un motivo di profitto.

Essere quindi libero da ogni brama,
sforzo, ansia, paura intraprendendo qualsiasi azione necessaria fermandosi nel momento in cui il suo obiettivo è raggiunto.

“L’uomo spirituale più elevato vive nel Cielo sopra pur rimanendo nella Terra sotto.
Egli ha “lasciato” il mondo, eppure rimane in esso.
Ovunque vada, non giunge mai in un luogo che non soddisfi i suoi massimi desideri.



“Colui che pratica la via fa sempre meno ogni giorno, fa sempre meno e continua a fare sempre meno fin quando fa nulla, fa nulla eppure non vi è nulla che non sia fatto”.

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