domenica 11 gennaio 2015

La Nuova Terra: Sulla Compassione

Sulla Compassione


 Qualche giorno fa consigliai ad un mio parente di leggere L'arte della felicità, un libro che riporta la conferenza tenuta dal giornalista Howard C. Cutler a sua santità il Dalai Lama, prima di affrontare un altro libro riguardo la comunicazione non violenta di Rosemberg (ne ho parlato in questi post).

Ci sono libri che abbisognano di altre letture prima di essere letti, questo perchè il libro di Rosemberg conferisce un'impronta pratica e diretta su come affrontare la comunicazione ma, come lo stesso autore dice, è bene essere mossi da profonda compassione nel cercare di avvicinarsi all'altro per non scadere in interessi manipolatori.



 Come affronta questa tematica umana Tenzin Gyatso?


Prima di tutto la compassione viene definita come quell' "atteggiamento dell'anima non aggressivo, non violento e non inteso a nuocere".

Vi è in esso il desiderio profondo che gli altri siano liberi dalla sofferenza, infatti la compassione autentica parte dalla premessa razionale che tutti gli esseri umani, al pari di me, coltivino il desiderio e il diritto innato di essere felici e sconfiggere la sofferenza.

Questo desiderio implica l'impegno, la responsabilità, il rispetto per gli altri, tutti comportamenti contrari all'attaccamento (che conduce spesso all'odio).

 
L'attacamento invece si indirizza verso un sentimento univoco, verso una certa persona, dove solo l'atto emotivo è presente. L'assenza della compassione renderà questi tipi di rapporti instabili.


Capire le nostre pene

Un percorso dove si coltiva il sentimento naturale di voler liberarsi dalla sofferenza, inizialmente verso noi stessi, rafforzandolo nel nostro cammino per poi ampliarlo verso gli altri, parte dal capire a fondo la gravità e l'intensità delle pene nostre e degli altri.

"Il voler ottenere cose buone per sé stessi è al contempo un modo per diventare solidali e intimi con il prossimo".

Avete mai pensato che la compassione può risultare una forza? 

E' in effetti, detta in termini spicci, il modo migliore per soddisfare i nostri bisogni personali (amicizia, amore, salute ecc.)


Quando sono felice?

Come prima domanda chiediamoci: "Quando sono felice?"

La risposta è immediata: quando vengo trattato con compassione e rispetto.

E' naturale pensare che più calore umano doni e maggiormente ne ricevi.
Se gli altri si sentono bene quando riceveranno compassione saranno maggiormente propensi a donarne.

Sembrerà scontato dirlo, ma senza compassione si diviene crudeli e sospettosi.  

Queste emotività possono divenire quindi un avvertimento, un sintomo manifesto del nostro percorso quando si allontana dalla meta evolutiva verso la compassione.

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