sabato 6 giugno 2015

Solidor: Poco, Medio, Troppo



Poco, Medio, Troppo


Ci sono relazioni e relazioni che si creano quando si viaggia.

-Poco Tempo

All’inizio del mio percorso ho scelto una formula di viaggio che mi permetteva di esplorare le varie realtà rimanendo in ogni fattoria per una, due o tre settimane al massimo.

I principali elementi su cui focalizzarsi quindi erano:
capire come funziona l’associazione wwoof, farmi una panoramica di quello che può essere vivere in relazione ad una famiglia o un’azienda inscritta, sperimentare vari tipi di agricoltura passando dall’orto sinergico, alla permacultura, alla biodinamica, e così via.

In questo caso, la scelta del Poco in fattore tempo è stata ideale.

-Medio Tempo

Successivamente l’attenzione si è spostata su altri fronti:
apprendere più specificatamente alcune tecniche agricole, conoscere maggiormente l’ambiente ospitante, le persone, la situazione economica, la storia stessa della famiglia o dell’azienda, farsi un’idea di quali complicazioni possono insorgere se devo costruire io stessa una realtà simile.

La scelta del Medio in fattore tempo ha funzionato anche in questo caso: dal mese in su.

-Troppo Tempo

Il fattore Troppo si crea quando il tempo passato in un’azienda rischia di incrinare i rapporti, creare scompensi, fare danno a l’una e l’altra parte.
In alcuni casi mi sono bastate due settimane per comprendere che la relazione non era possibile, includendo tutti gli sforzi del caso.
Possiamo definirli casi, per essere carini, di incompatibilità innata (testimoniata anche da altri wwoofer riguardo all’host di cui mi riferisco).

In altre occasioni il Troppo si crea durante la lunga permanenza dove i caratteri di ognuno vengono fuori, portando esigenze e posizioni differenti.

  
Le Scelte

In questo caso ci sono molte scelte che un wwoofer e un’ospitante può fare:
-dialogare (possibilità di successo 50%);
-accondiscendere (scarsissima possibilità di successo).

Se le cose non si risolvono si hanno altre scelte:
-andarsene (possibilità di successo del 100% per tutte e due le parti);
-resistere (scarsissima possibilità di successo).

Senza scadere nell’assolutismo, visto che ogni persona ed esperienza varia di caso in caso, posso riassumere sarcasticamente con: l’ospite dopo tre giorni puzza.
In questo caso il tempo di “scadenza” può variare fino a prolungarsi per parecchi mesi, ma alla fine…puzza!

Ora.
C’è ancora un ulteriore scelta che si può fare:
provare a superare quell’ostacolo relazionale e qui si dispiega una realtà tutta nuova.

Cosa vuol dire affrontare insieme la quotidianità?


La Scelta evolutiva
Via via che la convivenza andrà avanti (dopo la rottura dell’equilibrio) si accentueranno sempre più gli atteggiamenti che non vanno bene e i caratteri degli altri, le critiche fioccheranno, a volte nascerà qualche scontro verbale o “sottopelle”, fino a che non si passerà di livello.

Passare di livello vuol dire guardare a queste difficoltà rivolgendo l’attenzione verso se stessi.

La critica, si può dire, è un buono specchio, un indice che analizza a che punto evolutivo sei, quali caratteristiche insite non ti vanno più giù (le stesse che vedi negli altri).

Affrontare quindi le difficoltà con gli host può diventare un’opportunità di crescita e per fare questo è necessario arrivare ed affrontare i punti critici che vanno man mano creandosi.

In ogni caso vale anche un’ulteriore regola: insistere su ciò che non porta a niente è solo uno spreco di tempo.
Quindi sarà la vostra saggezza e il vostro gradino evolutivo che vi permetterà di affrontare le difficoltà e mutarle in opportunità sia verso voi stessi che verso gli altri.

E’ una trasformazione “alchemica” che abbisogna di sostanze sopraffini e non sempre se ne ha la saccoccia piena.

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