Poco, Medio, Troppo
Ci sono relazioni e
relazioni che si creano quando si viaggia.
-Poco Tempo
All’inizio del mio
percorso ho scelto una formula di
viaggio che mi permetteva di esplorare le varie realtà rimanendo in ogni
fattoria per una, due o tre settimane al
massimo.
I principali elementi
su cui focalizzarsi quindi erano:
capire come funziona l’associazione wwoof, farmi una panoramica di quello che
può essere vivere in relazione ad una
famiglia o un’azienda inscritta, sperimentare vari tipi di agricoltura passando dall’orto sinergico, alla
permacultura, alla biodinamica, e così via.
In questo caso, la
scelta del Poco in fattore tempo è
stata ideale.
-Medio Tempo
Successivamente
l’attenzione si è spostata su altri fronti:
apprendere più specificatamente alcune tecniche agricole, conoscere maggiormente l’ambiente
ospitante, le persone, la situazione economica, la storia stessa della famiglia
o dell’azienda, farsi un’idea di quali
complicazioni possono insorgere se devo costruire io stessa una realtà simile.
La scelta del Medio in fattore tempo ha funzionato
anche in questo caso: dal mese in su.
-Troppo Tempo
Il fattore Troppo si crea quando il tempo passato
in un’azienda rischia di incrinare i
rapporti, creare scompensi, fare danno a l’una e l’altra parte.
In alcuni casi mi sono
bastate due settimane per comprendere che la relazione non era possibile, includendo
tutti gli sforzi del caso.
Possiamo definirli
casi, per essere carini, di incompatibilità
innata (testimoniata anche da altri wwoofer riguardo all’host di cui mi
riferisco).
In altre occasioni il Troppo si crea durante la lunga
permanenza dove i caratteri di ognuno vengono fuori, portando esigenze e posizioni differenti.
Le Scelte
In questo caso ci sono
molte scelte che un wwoofer e
un’ospitante può fare:
-dialogare (possibilità di successo 50%);
-accondiscendere (scarsissima possibilità di successo).
Se le cose non si
risolvono si hanno altre scelte:
-andarsene (possibilità di successo del 100% per tutte e due le
parti);
-resistere (scarsissima possibilità di successo).
Senza scadere
nell’assolutismo, visto che ogni persona ed esperienza varia di caso in caso, posso
riassumere sarcasticamente con: l’ospite
dopo tre giorni puzza.
In questo caso il
tempo di “scadenza” può variare fino a prolungarsi per parecchi mesi, ma alla
fine…puzza!
Ora.
C’è ancora un
ulteriore scelta che si può fare:
provare a superare quell’ostacolo relazionale e
qui si dispiega una realtà tutta nuova.
Cosa vuol dire affrontare insieme la quotidianità?
La Scelta evolutiva
Via via che la
convivenza andrà avanti (dopo la rottura dell’equilibrio) si accentueranno sempre più gli atteggiamenti
che non vanno bene e i caratteri degli altri, le critiche fioccheranno, a
volte nascerà qualche scontro verbale o “sottopelle”, fino a che non si passerà di livello.
Passare di livello vuol dire guardare
a queste difficoltà rivolgendo l’attenzione verso se stessi.
La critica, si può dire, è un buono specchio, un indice che analizza a che punto evolutivo
sei, quali caratteristiche insite non ti vanno più giù (le stesse che vedi
negli altri).
Affrontare quindi le difficoltà
con gli host può diventare un’opportunità di crescita e per fare questo è
necessario arrivare ed affrontare i punti critici che vanno man mano creandosi.
In ogni caso vale anche un’ulteriore regola: insistere su ciò che non porta a niente è solo uno spreco di tempo.
Quindi sarà la vostra saggezza
e il vostro gradino evolutivo che vi permetterà di affrontare le difficoltà
e mutarle in opportunità sia verso voi stessi che verso gli altri.
E’ una trasformazione “alchemica” che abbisogna di sostanze sopraffini e non sempre se ne ha la saccoccia piena.
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