mercoledì 17 giugno 2015

Solidor: Riuso



Tête-à-Tête 

Tempo fa Luciana ha proposto di fare una chiacchierata per parlare di tutte le problematiche che insorgono nella costruzione e mantenimento di un’azienda agricola o di un agriturismo.
Vi riporto la conversazione dividendola in vari post.



Riuso

Uno dei modi per rientrare dentro il budget si chiama Riuso.

L’idea di riportare in vita oggetti fatti a mano, curati, e lasciati in disparte piaceva moltissimo a Luciana. C’è una sorta di riscatto che si prova nel dare un senso a qualcosa che altrimenti troverebbe posto in una pattumiera.

Allo stesso tempo l’idea si sposava con la loro possibilità economica.


O si impara a riciclare o si è finiti. Chi compra non riesce a tenere in piedi un’attività agricola”.


Molto di ciò che è stato acquistato è di seconda mano, tranne alcune cose come il loro primo trattore, ma la maggior parte dei mobili deriva da donazioni.

Telefonato a tutti gli amici che avevano cantine da svuotare, altre volte recuperavano qualcosa direttamente dall’immondizia (l’ho visto fare a molti host…non vi immaginate quanta roba buona la gente butta via!).
Lorenzo, dopo aver smontato lo stand dell’olio alle fiere, racimolava tutto ciò che gli altri lasciavano: tovaglie, cestelli...

La seconda fase riguarda la trasformazione degli immobili: pulitura, tinteggiatura, o addirittura trasformazione degli stessi per crearne di “nuovi”.
Il riuso richiede molta inventiva.

La stoffa della sala principale è stata recuperata dalle scorte del nonno di Lorenzo che ha arredato molte case di ricchi milanesi.
Con esse Luciana ha ricavato tovaglie, tende…

I mobili pregiati vengono da uno studio notarile che stavano dismettendo.

Qual è il segreto quindi?
“Fare tutto con la massima economia”.

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