Burocrazia portami via
immagine da Internet |
“Se vivi in
Italia non puoi fare l’imprenditore”.
Ieri sera Francesco è passato in azienda e dopo cena il discorso si è
fermato sugli aspetti burocratici italiani.
Parlando
della difficoltà di assumere una giovane
tirocinante in un periodo vicino all’agosto
“festivo”, Francesco ha scritto
una lettera ai giornali di Cesena
lamentandosi della poca efficienza amministrativa.
Francesco, viaggiatore da sempre,
partito con 250 euro in tasca a 18 anni per andare a lavorare in Inghilterra
(non sapendo l’inglese) e con grande capacità e intuizione è riuscito a trovare
posto prima in Svezia e
successivamente a Londra, ad agosto,
quando le assunzioni facili sono ridotte a zero.
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Francesco conosce e si districa tra il
labirinto burocratico dell’ASL, Guardia
di Finanza, Agenzia delle Entrate,
Notai e Avvocati.
“Perché non
puoi fare l’imprenditore in Italia?” mi domandavo “Forse chi ha un capitale
sostanzioso può osare a tanto!”
Il capitale non centra niente.
Uno dei problemi è la discordanza delle leggi tra i vari enti.
Quando
doveva costruire il pavimento del
negozio di Cesena, uno degli enti, l’ASL, sosteneva che doveva essere liscio (per poter pulirlo bene) mentre
un’altra legge obbliga il proprietario a scegliere un suolo ruvido (per diminuire la possibilità di cadere scivolandoci
sopra).
La
soluzione? Dire ai due enti di mettersi
d’accordo.
Già con gli
altri host si è affrontato questo
zoccolo duro.
Riassumendo
si può dire che non potresti mettere un palo,
una recinzione, una tettoia o qualsiasi altra struttura (a
meno che non sia su due ruote) senza ricorrere al geometra o ad una registrazione
dell’opera.
Il geometra ricade come spesa personale.
malta |
Marcello voleva comprare una grotta e usarla come cantina. Gli è
stato ribadito che per farlo doveva far fare al geometra la stima della metratura (per inciso, gli costava più il
geometra dell’acquisto).
Anche con Luca, Lorenzo e Massimo si è parlato di
quanto sia dispendioso e difficoltoso rispondere alle esigenze amministrali . C’è
chi è stato denunciato (dai vicini, dai
cacciatori se gli sei andato in
puzza, dalle foto del satellite..)
per aver messo su una piccola tettoia.
Chi ha comprato del terreno seguendo tutte le norme dettate dal notaio (riccamente pagato) per poi trovarsi multe salatissime (si parla di 25.000 euro) per un errore di catasto.
Insomma, sei
costretto a rispondere ad un sistema, e non esagero a dirlo, mafioso, dove è più dispendioso vivere
in “giustizia” o secondo norma che lavorare e edificare in nero.
Chi ha comprato del terreno seguendo tutte le norme dettate dal notaio (riccamente pagato) per poi trovarsi multe salatissime (si parla di 25.000 euro) per un errore di catasto.
A Francesco e altri imprenditori gli
viene suggerito di pagare anche se
sono dalla parte della ragione, perché se provano a contestare gli costa più in
avvocati e processi che in multa.
con Massimo a Case della Buca |
Come diceva Massimo:
“Ti tolgono
la voglia”.
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