La consociazione
nell'orto |
Come
accennavo nel precedente post, alla Fattoria
sono stati avviate numerose tipologie di orto, tradizionale, sinergico,
e vari esperimenti consociando le
diverse culture.
Per consociazione si intende aiuto
vicendevole.
Le piante
messe a dimora nello stesso pezzo di terreno devono essere compatibili tra loro
sia dal punto di vista biologico che
colturale.
I vantaggi sono molteplici. Si utilizza
meglio il terreno, non lasciando periodi improduttivi, c’è maggiore superficie
coltivabile (quindi un aumento della produzione), le piante sono di sostegno o
di riparo l’una a l’altra.
nell'orto |
Esempi di consociazione:
-il basilico con i pomodori. Ne migliora il gusto e respinge mosche e zanzare.
-tagete. Ottimo per allontanare gli
insetti.
-menta. Migliora il gusto e lo sviluppo
dei cavoli e pomodori. Tiene lontana
la farfalla cavolaia.
Esperienza e consigli sono in ogni caso necessari.
Esperienza e consigli sono in ogni caso necessari.
E’ meglio non consociare le piante che sfruttano lo stesso livello di terreno,
come la patata e la cipolla;
-non consociare piante della stessa famiglia;
-non consociare piante con lo stesso ciclo colturale;
-calcolare bene i tempi di crescita delle
piante, per fare in modo che una non prevalga sull’altra;
-dare precedenza alle leguminose (fissano
l’azoto atmosferico beneficiando le piante vicine);
-considerare il consumo di azoto di
ogni pianta, consociando colture ad elevato e medio consumo, oppure medio e
debole, mai tra colture con basso ed elevato consumo;
Il sistema di disposizione può essere a
filari (per facilitare gli altri lavori di sarchiatura o ripulitura) o
collocando una coltura nella parte centrale
dell’aiuola (solitamente quelle a ciclo più lungo e con un apparato
radicale maggiore) e una seconda o terza ai
bordi.
In Internet potete trovare tabelle e suggerimenti per iniziare, anche se mi rifarei a ciò che diceva Geraint di Ty Porth Saith, riguardo al non fossilizzarsi mai su una tecnica o un metodo che sulla carta funziona.
Questo perchè le varianti sono molteplici, considerando lo storico del proprio terreno, le condizioni stagionali, la diversa tipologia dei semi, e altre ancora.
In Internet potete trovare tabelle e suggerimenti per iniziare, anche se mi rifarei a ciò che diceva Geraint di Ty Porth Saith, riguardo al non fossilizzarsi mai su una tecnica o un metodo che sulla carta funziona.
Questo perchè le varianti sono molteplici, considerando lo storico del proprio terreno, le condizioni stagionali, la diversa tipologia dei semi, e altre ancora.
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