Alla ricerca della Valle Incantata
all Fattoria dell'Autosufficienza |
Viaggiatori, Pellegrini, Migranti, Nomadi,
chi in cerca di una nuova soluzione, strada, realtà, chi nel dubbio, chi
nell’apertura, chi vuole apprendere e riportare la tecnica acquisita nel
proprio progetto.
I corsisti, chi in queste due settimane
ha vissuto un’esperienza di full
immertion nel mondo della permacultura,
hanno tutti obiettivi e prospettive diverse.
alla Fattoria dell'Acqua Calda |
Sono
accumunati però da un desiderio comune:
il ritorno alla natura.
Almeno per quanto riguarda la parte superficiale, lo strato esteriore del loro percorso, del nostro percorso.
Almeno per quanto riguarda la parte superficiale, lo strato esteriore del loro percorso, del nostro percorso.
Scavando più a fondo, senza prendere scorciatoie, il bisogno del ritorno alla Fonte.
All’originalità della
ricerca.
a Solidor |
Perché di questo si tratta, una costante ricerca verso…
..verso una diversa
realtà che porti forse qualche apertura, ma questa, una volta “consumata”,
aprirà altre domande e la ricerca continuerà, indirizzata verso
uno scopo diverso, un fine diverso.
C’è chi,
dopo tanto viaggiare, esprime la sua
perplessità, chiedendosi “che cosa in fondo ho guadagnato, che cosa
mi rimane?”, o in altri casi “vivo
del momento, cavalcando l’onda e poi… chissà!”, chi si scervella per arrivare ad un dunque di sé stesso, chi
trova l’armonia in qualche momento
per poi perderla appena qualcosa di “inatteso” fa capolino.
E se ora
avete giudicato questo atteggiamento
come negativo, vi dico: non c’è niente di male in questo.
Né nel vostro
giudizio, né nell’errare.
Ognuno trova
nella propria rivelazione, nella
propria esperienza la sua risposta.
Leggendo un piccolo libro sulla visita
di Fukuoka in Italia, tra le sue tante parole c’era una di queste risposte.
La vita non ha scopo.
Qui dobbiamo
comunque specificare cosa intendeva.
Penso si rifacesse ad una sua esperienza precedente che lo portò dal lavoro di laboratorio all’agricoltura naturale. Nell’alba, al porto, mentre osservava il volo degli uccelli e il tutto intorno a sé si rese conto di non sapere nulla.
Penso si rifacesse ad una sua esperienza precedente che lo portò dal lavoro di laboratorio all’agricoltura naturale. Nell’alba, al porto, mentre osservava il volo degli uccelli e il tutto intorno a sé si rese conto di non sapere nulla.
Che del
mondo in realtà non aveva compreso nulla,
niente di ciò che aveva studiato, esaminato, poteva spiegare fino in fondo la
realtà.
da Annapia |
Non potrai
mai spiegarti razionalmente,
scientificamente, definire il tutto, partendo da una foglia per finire ad
una stella.
Ciò che puoi
fare è intuire (dal lat. in-tueri, guardare dentro).
Un altro
elemento è considerare lo scopo come
uno sprono verso un percorso ben più profondo, e non come un obiettivo a cui attaccarsi, un elemento
che sottenda al nostro bisogno di
realizzazione, di sicurezza e fiducia di sé.
Non è quindi
lo scopo la meta finale, ma solo una
spinta, che naturalmente muta nel
cammino, questo viaggiare in cerchio, o a spirale.
non è la meta, per quanto grande, ma la via che fa di un uomo un viaggiatore. come un ardua salita in montagna, chi sale solo per arrivare in cima, perde il piacere di un grande dono : il cammino.
RispondiElimina*bacino:*