Una crostata speciale!
Sempre per la serie delle "torte senza..." vi propongo una crostata vegana cioccolato e albicocche!
Ecco cosa vi serve.
Ingredienti:
-250 g di farina
Io ho usato varie farine, tra cui l'integrale (mettetene massimo il 30%) e farine miste per pane nero
-75 g zucchero di canna
-60 g di olio
-100 ml totali di acqua e 1 limone spremuto
-1 Cucchiaio di Fecola di Patate
-1 cucchiaino di lievito
-cacao in polvere a piacere
-sale
-una bustina di the
-cannella
-buccia di limone grattuggiata
-marmellata di albicocche
Procedimento:
Mettete in una ciotola tutti gli ingredienti secchi.
Aggiungete per primo l'olio, poi l'acqua limonata e lavorate il tutto fino ad ottenere una palla liscia e omogenea.
Fatela riposare in frigo per un'ora.
Riscaldate il forno a 180°.
Dalla pasta staccate un pezzetto grande quanto un mandarino, vi servirà dopo per fare le strisce decorative.
Stendete la pasta con il mattarello sopra la carta forno, poi trasferitela nella teglia e mettetevi sopra la marmellata di albicocche.
Stendete la pasta rimanente e formate delle striscioline che andrete a mettere sopra la marmellata.
Ripiegate i bordi e infornate a 180° per 20-25 minuti.
La vostra crostata cioccolatosa è pronta!
Buon Appetito!
giovedì 30 luglio 2015
martedì 28 luglio 2015
Stop Famigliare: T(r)ip and Tricks
T(r)ip and Triks 1: Valigia
Iniziamo da un argomento esclusivamente pratico: la Valigia!
Prima di tutto vale il grande suggerimento, un never ending per qualsiasi vostro viaggio
-LESS IS BETTER!
Meno è meglio.
Principalmente perchè meno cose portate più leggero sarà il vostro bagaglio, meno cose portate più comprenderete quanto si può vivere bene senza il superfluo!
Per aiutarvi ad entrare in questa mentalità provate a fare la valigia come vostro solito e poi togliete almeno un indumento per ogni tipologia di capo portato.
Secondo suggerimento, non meno importante del primo:
-COMPRESS YOUR CLOTHES
Sperimentate vari modi per guadagnare spazio nella vostra valigia.
Quello che ho trovato più efficace al momento é la tecnica del "rollaggio".
Ovvero disporre a strati vari indumenti e con essi fare un rullo. Metterlo in una plastica e legarlo con degli elastici.
Se avete altri suggerimenti metteteli nei commenti ;)
-UNFORGETTABLE
Tralasciando di ricordavi i documenti, qualche soldino, ed eventualmente un qualunque mezzo di comunicazione (chiamasi telefonino)...
Se partite come wwoofer e non dovete prendere l'aereo, dove facilmente possono farvi storie per qualsiasi oggetto che non rientra in quelli "accettati", può essere comodo un coltellino.
Non sottovalutate la necessità di sacchetti di plastica di tutti i tipi (per citare alcuni usi: biancheria sporca, scarpe infangate, spazzatura ecc.), saponette sia per uso personale che per fare il bucato a mano, ago, filo e qualche pezza di stoffa (non potete immaginare quante volte dovrete rammendare i vostri pantaloni), tanto per citare alcuni unforgettable.
Ogni persona tende ad avere i suoi unforgettable. Per un amico mio gli unforgettable sono una macchina fotografica, per un altro i taccuini di disegno.
Per viaggiare ci vuole un bel po' di buon senso e...la personale lista di unforgettable.
-ZAINO O TROLLEY?
Buona domanda. Dipende tutto dal vostro programma di viaggio e dal vostro gusto.
Io preferisco lo zaino. Può essere utile se bisogna fare qualche tratta a piedi e poi diciamolo, esteticamente è un'altra cosa :)
Se avete in programma di rimanere per parecchio tempo in un posto, fare pochi trasbordi o per lo più spostarvi in macchina o in treno, stare in zone di città o con alloggio assicurato, se non volete arrivare con la schiena sudaticcia, potrebbe convenirvi il trolley.
Se siete indecisi fate una prova prima con uno e poi con l'altro e decidete qual'è meglio.
Iniziamo da un argomento esclusivamente pratico: la Valigia!
Prima di tutto vale il grande suggerimento, un never ending per qualsiasi vostro viaggio
-LESS IS BETTER!
Meno è meglio.
Principalmente perchè meno cose portate più leggero sarà il vostro bagaglio, meno cose portate più comprenderete quanto si può vivere bene senza il superfluo!
Per aiutarvi ad entrare in questa mentalità provate a fare la valigia come vostro solito e poi togliete almeno un indumento per ogni tipologia di capo portato.
Secondo suggerimento, non meno importante del primo:
-COMPRESS YOUR CLOTHES
Sperimentate vari modi per guadagnare spazio nella vostra valigia.
Quello che ho trovato più efficace al momento é la tecnica del "rollaggio".
Ovvero disporre a strati vari indumenti e con essi fare un rullo. Metterlo in una plastica e legarlo con degli elastici.
Se avete altri suggerimenti metteteli nei commenti ;)
-UNFORGETTABLE
Tralasciando di ricordavi i documenti, qualche soldino, ed eventualmente un qualunque mezzo di comunicazione (chiamasi telefonino)...
Se partite come wwoofer e non dovete prendere l'aereo, dove facilmente possono farvi storie per qualsiasi oggetto che non rientra in quelli "accettati", può essere comodo un coltellino.
Non sottovalutate la necessità di sacchetti di plastica di tutti i tipi (per citare alcuni usi: biancheria sporca, scarpe infangate, spazzatura ecc.), saponette sia per uso personale che per fare il bucato a mano, ago, filo e qualche pezza di stoffa (non potete immaginare quante volte dovrete rammendare i vostri pantaloni), tanto per citare alcuni unforgettable.
Ogni persona tende ad avere i suoi unforgettable. Per un amico mio gli unforgettable sono una macchina fotografica, per un altro i taccuini di disegno.
Per viaggiare ci vuole un bel po' di buon senso e...la personale lista di unforgettable.
-ZAINO O TROLLEY?
Buona domanda. Dipende tutto dal vostro programma di viaggio e dal vostro gusto.
Io preferisco lo zaino. Può essere utile se bisogna fare qualche tratta a piedi e poi diciamolo, esteticamente è un'altra cosa :)
Se avete in programma di rimanere per parecchio tempo in un posto, fare pochi trasbordi o per lo più spostarvi in macchina o in treno, stare in zone di città o con alloggio assicurato, se non volete arrivare con la schiena sudaticcia, potrebbe convenirvi il trolley.
Se siete indecisi fate una prova prima con uno e poi con l'altro e decidete qual'è meglio.
martedì 21 luglio 2015
Stop famigliare: I 7 Metalli
I 7 Metalli
Riprendendo gli appunti tratti dal libro “I metalli, tipi funzionali dei 7 metalli in Medicina e Psicologia” di Alla Selawry, mi è saltata agli occhi una tabella che riporta le forze fondamentali dell'uomo.
Riprendendo gli appunti tratti dal libro “I metalli, tipi funzionali dei 7 metalli in Medicina e Psicologia” di Alla Selawry, mi è saltata agli occhi una tabella che riporta le forze fondamentali dell'uomo.
Quali
forze fondamentali sono racchiuse in noi?
Le riporto
mettendo in luce i loro eccessi, carenze, vizi e virtù.
E' un fattore importante
identificare tutti gli aspetti di queste forze: dalle stesse possono
nascere nell'uomo sentimenti e azioni che portano verso l'evoluzione
o l'involuzione.
Se arriveremo a
capire che le manifestazioni negative nascono da una forza
neutra avremo uno strumento in più su cui lavorare nella
conoscenza del sé.
Per capirci, se in
te si manifesta preponderantemente l'ira tieni conto che il
suo opposto è l'entusiasmo, lo zelo spirituale e la forza
fondamentale che porta a tutte e due queste manifestazioni è la
stessa: il coraggio e l'attività.
Quindi in te è
racchiusa una forza neutra che puoi indirizzare verso una riva o
l'opposta, vizio o virtù.
Allo
stesso modo l'inganno e la mancanza d'interesse sono
semplicemente l'eccesso e la carenza della forza fondamentale
delll'intelligenza, della mediazione e vivacità.
Così come la sua
virtù e il suo vizio sono la misura e l'avidità.
Nel libro si
riportano anche le connessioni tra forze fondamentali e pianeti,
ognuno rappresentate di uno specifico metallo.
Tenendo conto di
un diverso approccio medico, ogni metallo può aiutare a colmare la
carenza o spegnere l'eccesso presente in noi. Dovete considerare il
pianeta non come una forza fisica, materiale, ma come un
simbolo, un rappresentante, così anche per i minerali (il ferro
rappresenta una categoria).
Aggiungo anche i
segni zodiacali legati ad ogni pianeta, se a qualcuno
può interessare.
-Luna\ argento
(cancro): essere premurosi, protezione e cura.
Forza
fondamentale: Senso della natura
Eccesso:
ricerca del solo benessere corporeo, alcoolismo, dissolutezza
Carenza: disinteresse,
mancanza di istinti sani, indolenza
Vizio: Ingordigia
Virtù: assenza
di bisogni, continenza.
-Mercurio\
mercurio (gemelli, vergine): intelligenza, interesse,
vivacità, mediazione
Forza
fondamentale: Capacità organizzativa
Eccesso:
tendenza a spiare e ingannare, irrequietezza, sete di guadagno
Carenza:
mancanza di interessi e di destrezza, povertà di contatti
Vizio: Avidità
Virtù: Misura
- Venere\ rame
(bilancia, toro): senso artistico, sensibilità, gaiezza,
dedizione, amore
Forza
fondamentale: Sentimento
Eccesso:
fantasticheria, sentimentalismo, edonismo, amore del lusso
Carenza:
mancanza di senso artistico, povertà o blocco dei sentimenti
Vizio: Lussuria
Virtù:
Capacità di amare
- Sole\ oro
(leone): idealismo, forza, fiducia
Forza
fondamentale: Positività
Eccesso:
accecamento, fede cieca, sicurezza ebbra
Carenza:
mancanza di ideali, timidezza, scoraggiamento, malinconia
Vizio: Pessimismo
Virtù:
Fiducia/Bontà
- Marte\ Ferro
(ariete, scorpione): senso pratico, coraggio, sangue freddo,
attività, risolutezza
Forza
fondamentale: Coraggio/Attività
Eccesso:
aggressività, temerarietà, iracondia, litigiosità
Carenza:
mancanza di senso della realtà, angoscia, viltà, indecisione,
passività
Vizio: Ira
Virtù:
Entusiasmo/zelo spirituale
- Giove\ Stagno
(pesci, sagittario): raziocinio, avvedutezza, solerzia,
dignità, ordinata pianificazione
Forza
fondamentale: Ragione
Eccesso:
megalomania, ambizione, iper-organizzazione
Carenza:
mancanza di aspirazioni e di pianificazione, insensatezza
Vizio: Ambizione
Virtù:
Giudizio
- Saturno\
Piombo (capricorno, acquario): capacità di giudizio,
introversione, fedeltà ai propri principi
Forza
fondamentale: Indipendenza
Eccesso:
ipercriticismo, alteregia, intransigenza
Carenza:
mancanza di senso critico e autonomia, inconsistenza
Vizio: Alteregia
Virtù: Umiltà
venerdì 17 luglio 2015
Stop Famigliare: Clima di città
Clima di città
E' ormai da qualche settimana che rivivo il clima della città.
Eppure, più ci connettiamo con gli altri e più ci sentiamo soli,
più alimentiamo la fretta e più non sappiamo che farcene dei cinque minuti guadagnati,
più siamo impazienti che arrivi il Venerdì e più passano velocemente i pochi giorni di respiro che ci separano dal Lunedì.
Siamo continuamente distratti, ammal(i)ati e disperatamente in cerca, affamati neanche noi sappiamo di cosa.
In città sediamo dietro la scrivania con tutti i possibili social network accesi e la musica nelle orecchie.
Abbiamo improvvisamente paura di ascoltarci, perchè prima di tutto sale in noi un insostenibile disagio.
Semplicemente ci troviamo in un'ambiente inadatto alla vita.
Non è la Città in sè come struttura sociale o fisica, ma il modo in cui caschiamo consapevolemente o inconsapevolmente nella bugia più grossa di questo secolo: bisogna evitare tutto ciò che ci turba.
Se proviamo del disagio, bisogna evitarlo, se riteniamo che non sia lecito un trattamento a noi riservato bisogna sopportarlo e sapersi adattare, come se diventare "elastici" in questo caso venga considerato un pregio.
Siamo convinti che tutto ciò che viene pubblicizzato (vacanze, vestiario, telefonia...) miri al nostro "benessere" mentre, se vogliamo, costruisce una falsa esistenza dove solo i bisogni più "bassi" vengono immediatamente soddisfatti.
Ma poi torna la fretta, l'ansia, lo stress quotidiano, fino a che non si pone davanti la malattia a farci riflettere sulla nostra condizione fisica e spirituale.
Prima di arrivare a perdere la salute, non scappate davanti ai vostri diagi, ansie e insoddisfazioni.
Indagate, chiedetevi da dove nascano, è il vostro spirito che vi sta chiedendo di prendervi cura di lui, così come fa il corpo quando si manifesta in malattia.
Ora l'ostacolo maggiore sarà farvi delle domande senza giudicarvi o colpevolizzarvi.
Non c'è niente di male ad accorgersi tardi di ciò che fino ad ora vi ha fatto stare male e di cui non avevate coscienza. Meglio tardi che mai.
Il male compare se ignorate quest'allarme dopo averlo compreso, perchè la spirale dello stress-ansia-Venerdì tornerà a farvi visita ora con maggiore forza fino a che non riterrete necessario rompere e cambiare qualcosa.
Non necessariamente un cambiamento fisico, ma di direzione, di mutazione interna, rivolta alla costruzione invece che alla distruzione.
Rendetevi conto che portate avanti un "male" fino a che ritenete di averne bisogno.
E' ormai da qualche settimana che rivivo il clima della città.
In città è facile perdersi nel vortice del "tutti siamo connessi virtualmente, pieni di fretta e ansiosi che arrivi il Venerdì."
Eppure, più ci connettiamo con gli altri e più ci sentiamo soli,
più alimentiamo la fretta e più non sappiamo che farcene dei cinque minuti guadagnati,
più siamo impazienti che arrivi il Venerdì e più passano velocemente i pochi giorni di respiro che ci separano dal Lunedì.
Siamo continuamente distratti, ammal(i)ati e disperatamente in cerca, affamati neanche noi sappiamo di cosa.
In città sediamo dietro la scrivania con tutti i possibili social network accesi e la musica nelle orecchie.
Abbiamo improvvisamente paura di ascoltarci, perchè prima di tutto sale in noi un insostenibile disagio.
C'è qualcosa che non torna...ma cosa?
Semplicemente ci troviamo in un'ambiente inadatto alla vita.
Non è la Città in sè come struttura sociale o fisica, ma il modo in cui caschiamo consapevolemente o inconsapevolmente nella bugia più grossa di questo secolo: bisogna evitare tutto ciò che ci turba.
Se proviamo del disagio, bisogna evitarlo, se riteniamo che non sia lecito un trattamento a noi riservato bisogna sopportarlo e sapersi adattare, come se diventare "elastici" in questo caso venga considerato un pregio.
Siamo convinti che tutto ciò che viene pubblicizzato (vacanze, vestiario, telefonia...) miri al nostro "benessere" mentre, se vogliamo, costruisce una falsa esistenza dove solo i bisogni più "bassi" vengono immediatamente soddisfatti.
Ma poi torna la fretta, l'ansia, lo stress quotidiano, fino a che non si pone davanti la malattia a farci riflettere sulla nostra condizione fisica e spirituale.
Prima di arrivare a perdere la salute, non scappate davanti ai vostri diagi, ansie e insoddisfazioni.
Indagate, chiedetevi da dove nascano, è il vostro spirito che vi sta chiedendo di prendervi cura di lui, così come fa il corpo quando si manifesta in malattia.
Ora l'ostacolo maggiore sarà farvi delle domande senza giudicarvi o colpevolizzarvi.
Non c'è niente di male ad accorgersi tardi di ciò che fino ad ora vi ha fatto stare male e di cui non avevate coscienza. Meglio tardi che mai.
Il male compare se ignorate quest'allarme dopo averlo compreso, perchè la spirale dello stress-ansia-Venerdì tornerà a farvi visita ora con maggiore forza fino a che non riterrete necessario rompere e cambiare qualcosa.
Non necessariamente un cambiamento fisico, ma di direzione, di mutazione interna, rivolta alla costruzione invece che alla distruzione.
Rendetevi conto che portate avanti un "male" fino a che ritenete di averne bisogno.
venerdì 10 luglio 2015
Stop famigliare: Una Torta per Tutti
Una Torta per Tutti
Per il mio compleanno ho portato al lavoro una Torta vegana, senza uova, burro nè margarina o derivati del latte.
Una Crostata alla marmellata di Mele, marmellata proveniente dall'agriturismo Solidor, ultima tappa di questo primo viaggio.
Prericaldate il forno a 180°.
Per il mio compleanno ho portato al lavoro una Torta vegana, senza uova, burro nè margarina o derivati del latte.
Una Crostata alla marmellata di Mele, marmellata proveniente dall'agriturismo Solidor, ultima tappa di questo primo viaggio.
Il risultato? Oltre le aspettative!
E qui non parlo solo della bontà dell'"opera", ma il modo in cui una torta ha unito molte persone, rese socievoli e aperte, simpatizzanti verso un gesto gratuito e carico di cure.
Una Torta per tutti salva i cuori!
Eccovi quindi la ricetta!
Ingredienti:
Ingredienti:
-500 g di farina 00 (ancora meglio se la mischiate con varie farine integrali o granella di nocciole)
-170 g di zucchero
-50 g olio di mais
-1 banana schiacciata
-1\2 bicchiere di vino
-lievito
-marmellata a piacere
-un pizzico di sale
Procedimento:
Mettete in una ciotola la farina e versateci sopra l'olio.
Sfregate la farina con le mani per impregnarla per bene dell'olio.
Sfregate la farina con le mani per impregnarla per bene dell'olio.
Aggiungete gli altri ingredienti tenendo per ultimo il lievito.
Lavorate il composto fino ad ottenere un impasto emogeneo. Se l'impasto rimane troppo appiccicoso aggiungete farina. Riponetelo in frigo per mezz'ora.
Passato il tempo stendete la pasta con il mattarello prendendovi cura di togliere prima una quantità di impasto pari alla grandezza di un mandarino (vi servirà dopo per fare le strisce decorative).
Prericaldate il forno a 180°.
Spalmate la marmellata sulla pasta stesa.
Stendete sottilmente l'impasto lasciato da parte aggiungendovi poca farina e dividetelo in molte striscioline. Decorate la crostata a vostro piacimento e ripiegate i bordi.
Ponete in forno per 30 minuti.
Buon Appetito!
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