Basta la Pasta
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Una decina
di anni fa Massimo ha iniziato a
limitare il glutine nella sua
alimentazione.
Dopo problemi alla pelle, leggere perdite di memoria, disorientamento, stanchezza ha trovato
la causa dei sintomi nella dieta.
Tolto o
limitato il pane bianco e la farina di
grano molte delle sue reazioni fisiche sono diminuite e poi scomparse.
Il problema non sta nel glutine in sé, ma nel trattamento che il grano e la sua
farina subisce prima di arrivare nelle tavole dei consumatori.
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Forse non tutti
sanno che, sia la farina che lo zucchero bianco subiscono dei processi
di trasformazione per fargli assumere quel “nobile colore”.
Nella
lavorazione vengono eliminati la crusca e
l’embrione perché hanno una limitata
conservabilità quindi farebbero diminuire la durata del prodotto.
Dalla
macinazione del grano tenero si
ottengono tre tipi di farine, la 00, 0 e 1, la prima (usata nelle paste alimentari) priva del tutto di crusca, la seconda (usata per la panificazione) e la terza ne contengono
una maggiore, seppur limitata percentuale.
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Cercando
informazioni in Internet si trovano
bufale e contro-bufale, discussioni accalorate o pragmatiche su come, quando e perché
la farina, che si dice sia sbiancata chimicamente, o con toni più
moderati, impoverita dal suo potere energetico iniziale, sia arrivata a
trasformarsi in quel prodotto nazionale
che tanto e bene simboleggia il nostro
paese.
La pasta e la pizza sono i nostri
piatti tradizionali, molti italiani la consumano ogni giorno, chi una o più
volte.
Non voglio
scagliare una pietra né in favore di una o dell’altra ipotesi, così a questo
proposito mi tornano in mente le parole di Bianca
dell’azienda “Piacere della Follia” (entrata
da poco nel mondo wwoof):
“Cambiare fa bene”.
Lei stessa
si impegna ogni giorno a mangiare una
colazione differente, a sistemare i mobili
della casa, a cambiare posto nel letto per dormire, a variare le abitudini
che dice, ammazzano la creatività e la spontaneità dell’uomo.
Che siano le
farine i cibi killer o no, portare
sui nostri piatti pietanze diverse
farà sicuramente bene, almeno per le nostre pupille gustative.
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