terreno vangato |
Tu sai, fino
nel profondo, che il tuo modo di vivere è interamente legato alla tua natura.
Tu scegli di essere povero.
Non ti attira il sovrappiù, neanche riguardo i beni di prima necessità, l’austerità è parte integrante di te, non ricerchi le comodità frivole, non ti rammarichi del tempo che spendi nel produrti il nutrimento e il calore necessario.
Il potere
dell’accettazione, della non resistenza, ti rende capace di integrare la realtà in te stesso.
Non vi è lamento, non vi è critica o giudizio.
Vi è un tipo
di povertà artificiale, scelta per
morale, o costretta, che calza sbagliata, come può essere sbagliato un calzino
di diversa misura rispetto al suo compagno.
Stride nei
discorsi di chi predica la buona novella,
la frustrazione provata in questo abbraccio forzato si mostra in maniera
evidente.
Si risparmia non perché si ama, ma perché
si deve.
Vi è una ricchezza misurata, gestita e diretta
verso un fine preciso.
Elargita con
calcolata generosità, vissuta
naturalmente perché da sempre conosciuta.
Che vive
pienamente nella legge di gravità e
velocità, in un mondo fisico,
dove vi è uno scambio d’oggetti e sentimenti pesa il mercato delle relazioni.
La ricchezza fisica ti porta ad attaccarti
maggiormente a questa unica realtà.
Vi è una ricchezza eterea, senza peso, governata
secondo leggi creazionali.
I semi di
ogni evento sono in gestazione, la propria realtà è ricca
di potenzialità.
La ricchezza eterea, libera da ogni parte
materiale, desidera unicamente dare Nascita.
Nessun commento:
Posta un commento