Questi tafani di una buona donna!
foto da Internet: tafano |
Quando vivi in città il fastidio per gli insetti si limita alle zanzare, qualche moscerino della frutta, un paio di mosche e se siete fortunati vi ronzerà intorno qualche ape o vespa.
In campagna invece, quando la natura e il caldo
esplodono, si risvegliano magicamente i Tafani.
Simili a mosche, più grosse, lente e insistenti, ti brancano e ti pizzicano a piacimento.
Il viso è il punto che amano maggiormente.
Già da Marcello, quando ci
furono due settimane calde a Giugno,
i pappataci avevano la meglio.
Questi insetti sono piccoli, quasi invisibili e attaccano senza
pietà.
Quando pizzicano
saltellano da un punto ad un altro creando una linea di punture terribilmente urticanti.
foto da Internet: Sambucus Nigra |
Per un mese e più non fai altro che grattarti, ottenendo l’unico
risultato di apparire come un San
Sebastiano a cui sono state tolte le frecce.
Al momento non ho trovato altra soluzione contro i Tafani che scuotere le braccia come i cavalli fanno con la
coda per allontanarle (e non si allontanano). Anche se girovagando ora in Internet sembra che le foglie di Sambucus Nigra (comunissima pianta) strofinate sulla pelle infastidiscano questi insetti.
Quindi mi domando, come mi domandavo prima con le vespe, che senso cosmico hanno?
Sulle vespe ho scoperto
che, numerose varietà di frutto, tra cui alcune specie di fico, vengono
prodotte grazie al loro intervento. Quindi automaticamente passano dalla parte
del bene.
Le api si sa, sono
impollinatrici e produttrici del nettare
divino.
Il conto di tre punture di
vespa e due punture di ape
(aggiornato ad oggi) è, diciamocelo, un prezzo
dolce da pagare.
foto da Internet: Artemisia |
Se non volete imbottirvi di
soluzioni chimiche, contro i più “gentili” insetti estivi ci sono soluzioni
naturali:
-le tarme si allontanano
dai sacchetti riempiti di santolina (santolina
chamaecyparissus) o di assenzio (artemisia
absinthium), o di arance dolci (citrus
sinensis) interamente punteggiate di chiodi
di garofano (eugenia caryophyllata);
-le pulci non sopportano l’odore della mentuccia (mentha pulegium);
-le pulci non sopportano l’odore della mentuccia (mentha pulegium);
-le mosche abbandonano i
luoghi abitati grazie alla ruta (ruta
graveolens) piantata in vasi o appesa in boquet;
-le formiche non
sopportano al loro passaggio i limoni
marci (citrus limonum), la mentuccia
nel suolo o in polvere (noi abbiamo provato i chiodi di garofano con maggior successo);
-le zanzare e i topi sono respinti dall’odore di menta piperita bruciata (mentha
piperita);
-i diversi insetti hanno
orrore di una decozione di bucce d’aglio (allium sativium);
come viene suggerito su “Il Manuale della Vita Naturale” di Alain Saury.
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