domenica 29 giugno 2014

Solidor



Ritorno alla Fonte

panorama
Vanda, la cognata di Luciana e Lorenzo che gestisce Solidor in loro assenza, è veneta, alta e magra, sulla sessantina, con una passione per le chiese romaniche, l’arte, e le cartine geografiche.

Una persona eccezionale, ti lascia stupito ogni giorno, rivelando lati di lei che mai ti aspetteresti.

la fonte
Vanda mi ha fatto il regalo più bello del mondo.
Siamo andati poco distanti dall’azienda, per una stradina sterrata, sino ad una vallata, pascolata quotidianamente dalle pecore.
Al suo interno conserva un prezioso tesoro. 
Una piccola fonte d’acqua, una sorgente perenne.


Senza troppe attese, Vanda si getta interamente nell’acqua fredda e nuota come una ninfa nello specchio primordiale.

E’ una donna che ama l’inverno, la montagna, le nevi.
Io sono una donna che ama l’estate, il sole caldo, le foreste.

la fonte
Immergo i piedi e le gambe nell’inverno liquido.
L’acqua è avvolgente, sento vibrare tutto il sangue.
 
E’ un’acqua viva (dinamizzata, come piacerebbe dire ad ogni buon coltivatore biodinamico), ti senti abbracciato dalla madre divina.

Quando il tuo corpo fuoriesce è caldo, attento, più sensibile e allo stesso tempo più forte. Come se ti si fosse accesa un’interna torcia blu, come se fossi entrato in una rete energetica che collega ogni particella d’acqua esistente.

L’acqua possiede in sé un potere universale.

Marcello stesso, della Piccola Fattoria di Chia, notava l’effetto che provocavano le diverse tipologie d’acqua.
Quando osservi l’orto dopo una nottata piovosa le foglie delle zucche e dei cetrioli si vedono porgersi verso l’alto, come se si animassero in un movimento di connessione con il cielo.

Non dà lo stesso effetto un’irrigazione di qual si voglia tipo, che sia ad ala gocciante, o a getto, nonostante si tratti della stessa acqua fatta riposare in cisterne apposite o in laghetti.

panorama

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