sabato 14 giugno 2014

Piccola Fattoria di Chia

Running under the rain

Foto di Francesco Olivieri
Ti può succedere in queste giornate soleggiate, dove il sol leone ti addenta la schiena arrossandoti la pelle, che camminino nel Grande Cielo le nuvole grigie e nel primo pomeriggio si scatenino in una torrenziale pioggia estiva.

Se sei al pascolo con le capre conosci ogni anfratto o grotta che vi sia nelle vicinanze.
Devi lasciare per forza il gregge, coprirti alla belle meglio e una volta finito l’acquazzone, farti aiutare dal tuo compagno a quattro zampe per radunarle tutte.

Tornando verso il quartier generale il cielo si è coperto in un attimo. Sono bastati cinque minuti di strada per arrivare fradici al capraio.

Quando passi un po’ di tempo nella foresta mentre piove, dalla confusione iniziale che i goccioloni producono scontrandosi come impazzite tra i ceppi e le fronde, inizi lentamente ad entrare nell’armonia  naturale, cogliendo le differenze tra i suoni e i ritmi.

Ogni goccia produce un suono diverso a seconda della tipologia di foglia o di materiale.

Mentre penetri in questa musica, dilati i tuoi spazi, ti domandi cosa vi sia qualche metro più in là, senza usare la vista immagini delle foglie larghe, della paglia sparsa, del legno accatastato.

con Marcello
Il tempo e lo spazio non hanno differenze. All’improvviso diventano un’unità conoscibile.

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