giovedì 7 maggio 2015

Solidor: Il fuoco come elemento spirituale



Il fuoco come elemento spirituale


Prendo spunto dal libro di Rudolf Steiner, “Le gerarchie spirituali e il loro riflesso nel mondo fisico” per parlare dell’elemento fuoco.

Tra tutti il fuoco è quell’elemento che possiamo percepire anche senza toccarlo; questo perché è un elemento che viene percepito interiormente.

Rappresenta la parte spirituale, la porta d’accesso al mondo “superiore”, o detto in maniera più pratica, è quello stato nel quale il materiale entra nella sfera spirituale, divenendo animico.

Il fuoco è presente nella materia, quasi fosse uno spirito “incantato” in essa.

L’uomo, tramite la percezione, fa in modo di accogliere in sé il fuoco rimasto incantato negli oggetti.
L’uomo quindi lascia entrare in sé la parte spirituale del fuoco.

Il fuoco può essere “liberato dall’incantesimo” quando l’uomo elabora delle idee su quanto ha percepito dell’elemento, facendo in modo che esso passi da uno stato materiale ad uno più alto.
Possiamo dire che in qualche modo lo “riscatta”.

Se l’uomo elabora in sé l’elemento fuoco, dicevamo, esso passa ad un livello superiore, mentre, se l’uomo rimane nella tenebra questa parte spirituale rimane “incantata” nell’incomprensione e nell’irritabilità e rimarrà in lui fino a che non avrà la possibilità di liberarsi.

In questa trasmutazione il fuoco si può definire la porta dell’anima e si colloca in mezzo tra luce e fumo, ovvero il fuoco interiore e ciò che rimane incompreso.

In poche parole diremo che il fuoco diviene luce interiore quando viene percepito da ciò che ci sta intorno, riconosciuto ed elaborato all’interno dell’uomo.

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