mercoledì 3 settembre 2014

Che Passo!



IN Viaggio

pellegrini
Il campanello suona. Uno, due o tre pellegrini chiedono di riempire la borraccia.
Arriva una telefonata. Uno, due o tre pellegrini pernotteranno.

Italiani, austriaci, tedeschi, francesi.
Fortuna per qualche giorno c’era con noi Tatiana, una wwoofer viennese che ci aiutava con la lingua, anche se molti di loro parlando anche italiano.

le scarpe del cammino
Si fermano per poco, per un the, una cena o un pernotto, per poi ripartire, come folate di vento che rinfrescano la casa.

Le conversazioni a tavola parlano di loro.
Di dove sei, quali sono le tue scelte di vita, cosa ti spinge al Cammino, quali altri cammini hai percorso, personali, terreni, spirituali..

lo zaino del cammino
C’è chi si mette in viaggio come se il cammino fosse un allenamento, una sfida verso se stessi, presa in maniera sportiva, da “combattimento”.
C’è chi passa un periodo difficile, chi si vuole mettere in discussione, capire che strada vuole prendere, tra milioni di strade qual è la loro, chi sei tu, chi sono io.

Così il cammino diventa un respiro, un milione di respiri, in coppia o da soli, nel bosco, su strada.

Un napoletano racconta del figlio e della fede. E’ tanto giovane da sembrare suo fratello.
Un camionista parla del suo viaggio continuo su quattro ruote, sul cammino a piedi con la moglie.
Una decina di tedeschi lascia una generosa offerta dopo un the alla menta e dei fichi dolci.
il coro dei bavaresi
Una coppia di Berlino, giovani e belli, studiano per insegnare lingue. Lui ha gli occhi timidi e i capelli lunghi e biondi.
Un’altra coppia, lei di Bolzano. Italiana, ma il suo accento è fortemente tedesco. Traduce per lui se l’inglese a tavola diventa carente.
Quattro tedeschi di Monaco. La mattina ci invitano al loro coro, cantando nella chiesina appresso.

a piccoli passi...
Pennellate fresche di vernice colorata, ognuno con le sue tonalità.
Ho poco tempo per conoscerli e vorrei entrare subito nella loro intimità, andare al nocciolo, precedendo le domande di convenienza con un:
“E tu cosa cerchi? Perché sei in cammino?”

Perché sono IN Cammino, perché sei tu IN Cammino.
Verso dove?

Nei nostri passi ci incrociamo,
in quel di Che Passo!

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