giovedì 29 maggio 2014

Ty Porth Saith

Lo facciamo strano

Foto di Francesco Olivieri
Se avete deciso di vivere dei prodotti dell’orto, se minimizzate le spese e riciclate ciò che producete, una delle prime cose da fare è sostituire i prodotti che normalmente comprereste con prodotti fai-da-te.

Tremila o quattromila euro l’anno (con casa di proprietà e orto attivo) ricavati dalla vendita dei vostri prodotti, devono bastarvi alla vostra sussistenza.

Dentifricio. Ci sono molti modi per fare un dentifricio fatto in casa. Geraint usava una polvere composta da: 50% di argilla, una buona parte di mirra e bicarbonato, un pizzico di sale e il resto di timo, menta, salvia, cannella (per aromatizzare).

Sapone per piatti e vestiti. Dalla cenere si ottiene un prodotto sgrassante chiamato lisciva. La cenere viene inizialmente filtrata e poi fatta bollire per due ore, la proporzione è 1 tazza di cenere per 5 tazze d’acqua. Quando pizzica al palato è pronta per l’uso.

Detergente naturale. Per la pulizia generale si preparano salvia, timo e rosmarino bollite con bicarbonato di sodio e limone. Il composto viene poi filtrato e conservato in frigorifero (dura una settimana).

Noci saponarie. Prodotto importato (non molto chilometro zero), sono le noci utilizzate o per il bucato, messe in un sacchettino in lavatrice, o bollite in acqua per il lavaggio delle stoviglie.

foto di Francesco Olivieri

Siamo talmente abituati ad abbinare la schiuma alla pulizia, a causa della commercializzazione di prodotti che l’hanno presa come biglietto da visita, da non domandarci quale sostanza la produce e da scansare questi sistemi alternativi che di schiuma sono privi.

Così come è difficile trovare un dentifricio senza fluoro, tanto lo è trovare un detergente senza schiuma.
A meno che non ce lo facciamo noi stessi. Risparmiandoci anche qualcosa in salute.

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