mercoledì 28 maggio 2014

Ty Porth Saith

Vino, Lucciole e altre storie

Foto di Francesco Olivieri
Prima di partire mio nonno mi disse che grande perdita fosse per l’uomo d’oggi la scomparsa delle lucciole. 

Da piccolo viveva in un paesino marchigiano, una realtà rurale dove era naturale vederle brillare nelle notti d’estate.
In tanti anni passati ricordo di averle viste in città una volta sola, nei dintorni di un parco alla periferia della capitale.
Tornando da Roma, dopo aver assistito alle prove della Titubanda, abbiamo percorso le stradine isolate della Sabina. 

Geraint ferma la macchina e scendiamo per assistere allo spettacolo di questi piccoli insetti, i cui maschi si accendono per mostrarsi appetibili alla loro controparte.

Anni fa il posto pareva una discoteca di luci, valzer d’amore, al richiamo per l’accoppiamento.
Nonostante ora siano diminuite lo spettacolo è di rara bellezza.

Decidiamo di prenderci una sera per cenare vicino all’uliveto così da goderci meglio la notte illuminata.

Basta un po’ di riso col pesto d’erbe e mandorle, del vino bianco, un piccolo telescopio e una tavola improvvisata c on il suo mazzetto di fiori al centro.

Il falò rischiara e riscalda, alla notte non s’avvicina il buio, né il silenzio, che tra lucciole e insetti gracidanti, godiamo del nostro concerto IN NATURA.

Foto di Francesco Olivieri

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