IN Viaggio
Arriva una
telefonata. Uno, due o tre pellegrini
pernotteranno.
Italiani,
austriaci, tedeschi, francesi.
Fortuna per
qualche giorno c’era con noi Tatiana,
una wwoofer viennese che ci aiutava con la lingua, anche se molti di loro
parlando anche italiano.
le scarpe del cammino |
Le
conversazioni a tavola parlano di loro.
Di dove sei,
quali sono le tue scelte di vita, cosa ti spinge al Cammino, quali altri
cammini hai percorso, personali, terreni, spirituali..
C’è chi si mette in viaggio come se
il cammino fosse un allenamento, una
sfida verso se stessi, presa in
maniera sportiva, da “combattimento”.
lo zaino del cammino |
C’è chi
passa un periodo difficile, chi si vuole
mettere in discussione, capire che
strada vuole prendere, tra milioni di strade qual è la loro, chi sei tu,
chi sono io.
Un
camionista parla del suo viaggio
continuo su quattro ruote, sul cammino a piedi con la moglie.
Una decina
di tedeschi lascia una generosa offerta dopo
un the alla menta e dei fichi dolci.
il coro dei bavaresi |
Un’altra
coppia, lei di Bolzano. Italiana, ma
il suo accento è fortemente tedesco.
Traduce per lui se l’inglese a tavola diventa carente.
Quattro tedeschi di Monaco. La mattina ci invitano al loro coro, cantando nella chiesina appresso.
Quattro tedeschi di Monaco. La mattina ci invitano al loro coro, cantando nella chiesina appresso.
Ho poco
tempo per conoscerli e vorrei entrare subito nella loro intimità, andare al nocciolo, precedendo le domande di convenienza
con un:
“E tu cosa cerchi? Perché sei in cammino?”
Perché sono IN Cammino, perché sei tu IN Cammino.
Perché sono IN Cammino, perché sei tu IN Cammino.
Verso dove?
Nei nostri passi ci incrociamo,
in quel di Che Passo!
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