le stoviglie |
Riguardo al
consumo dell'acqua a Casa Melissa si usano vari
accorgimenti che rendono preziosa la nostra relazione con gli
elementi (ovviamente la resa è anche economica).
Per lavare i
piatti si usano due catini.
Un catino si
riempie di acqua calda e sapone, nell'altro invece, che serve
solo al risciacquo, vi sta solo dell'acqua.
Per prima cosa
Flavio effettua un prelavaggio, dove l'acqua e i
residui di cibo vanno ad aggiungersi al pastone per i maiali,
poi si sciacquano le stoviglie così trattate nel primo catino
insaponato e si puliscono nel secondo catino.
Il sistema è
simile a quello già visto alla fattoria dell'autosufficienza.
i maiali |
Oltrettutto la rimanente acqua di pulitura può essere utilizzata come sciacquone, nel caso in cui non bastasse quella che si raccoglie da un ulteriore catino posto sotto il rubinetto del bagno.
Un altro
accorgimento è quello di non buttare la carta igienica nella tazza, ma
in un cestino apposito.
Questo per non
pesare maggiormente sull'ambiente quando lo scarico arriva
alle fosse nere per essere depurato.
In mancanza
d'acqua si possono insaponare e strofinare su tutto il corpo
per una pulizia accurata.
Terzo sistema,
molto efficiente nel caso di una famiglia numerosa è
utilizzare delle mollette personalizzate da mettere sul proprio
asciugamano. Questo per riconoscerlo dagli altri così da non causare
un ulteriore e inutile lavaggio.
Ho trovato un
breve gatha buddista che si può recitare mentalmente quando
apriamo il rubinetto:
“L'acqua
scorre dall'alto delle montagne,
l'acqua scorre
nelle profondità della terra.
Come per miracolo l'acqua arriva a noi
Come per miracolo l'acqua arriva a noi
e nutre tutta la
vita.”
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