martedì 14 aprile 2015

Solidor: La presenza dell'Io



La presenza dell’Io


Leggendo il libro Sette Metalli di Wilhelm Pelikan ritrovo in un paragrafo che parla del piombo come farmaco, una chiara spiegazione dell’incarnazione dell’Io nell’uomo.

Ho già accennato allatematica dei corpi che costituiscono l’uomo: fisico, eterico (vitalità, ciò che permette al corpo fisico di essere vitale), animico (emotività, passioni), Io (la parte spirituale, la coscienza di sé)

Detto questo, leggiamo:
Ora il corso della nostra vita è in sostanza una graduale compenetrazione della natura fisica ed eterica da parte del nostro essere animico-spirituale”.

Cosa si intende dire con questa frase?

Spiegandola in parole semplici diremo che la nostra parte materiale, quella legata alla struttura fisica e le funzioni vitali che mantengono il corpo in vita, viene sempre più compenetrata dalla parte spirituale nel corso della nostra vita.

Durante la nostra infanzia la parte animico-spirituale non si manifesta nella sua vera natura, perché è completamente assorbita nel conformare il fisico per farlo diventare portatore dell’Io.
La parte materiale e vitale viene quindi modellata per accoglierne una spirituale.

Quando il processo di “incarnazione” ( dell’Io, ndb) si è sufficientemente compiuto, comincia, prima lentamente, poi in misura crescente, l’evento contrapposto: l’animico-spirituale, che riempie il corporeo con le sue leggi e che lo ha formato a suo strumento, si libera lentamente e gradualmente da questa corporeità che  ora maneggia.”

Se nella fase infantile l’animico-spirituale ha conformato il corpo per accogliere l’individualità, l’Io, nell’età adulta inizia ad apparire nella sua essenza originaria, consegue l’autoconsapevolezza ed impara di più a trattare il corporeo come strumento.

Il re poggia la corona sulla sua testa.


Verso la vecchiaia
Inizia il processo di escarnazione della parte animico-spirituale, che porta fino alla vecchiaia.

Lungo il cammino dell’uomo, l’Io deve diventare sempre più la guida.
L’uomo, se invecchia nel giusto modo, diventa sempre più sicuro della sua spiritualità”

Al contempo il corpo diviene sempre più fragile, le passioni vengono dominate sempre di più dall’Io, in modo libero dal corpo.
La vecchiaia può essere sempre più fruttuosa quando l’Io continua a svilupparsi nonostante non venga più “portato” dal corpo.

La parte animica, passionale, diviene controllata e riflessiva, ma anche forte quando si lascia trasformare dall’Io, ovvero quando la consapevolezza guida l’uomo.

Ma a questa soglia l’uomo può fallire”.

Una volta che la parte passionale si libera sempre di più dalla parte fisica, se questa non viene dominata dalla parte spirituale, inizia a perturbare il corpo da cui è diventato sempre più estraneo.
In questa caduta, le passioni iniziano a logorare l’uomo anziano, che non può più soddisfarle tramite il corpo.

Invece, l’uomo anziano che lascia afferrare la sua parte passionale, animica, dall’Io, per poterla trasformare, maturerà i frutti che un giorno trapianterà nell’eternità.

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