Viaggiare: "che vale riguardante la via o il Cammino".
Quando viaggio, indipendemente se mi trovo nella mia stessa città o in terra "straniera" mi piace poter incontrare l'Altro, anche solo per chiedere un'informazione.
Così è successo, che per le strade della metropoli mi ritrovo in tarda sera a cercare una via di cui non ricordo bene il nome in una zona di cui non mi ricordo bene il nome per trovare un locale che forse ha in comune solo le iniziali del nome che ho in testa.
La mia memoria aveva già messo in conto che mi sarei fermata almeno una quindicina di volte a chiedere vaghe informazioni e così è stato.
Indovinavo facilmente quali persone mi potevano dare una mano e quali no, quali potenzialmente potevano essere del luogo e quali di passaggio, così tra un barista che mi suggerisce una via e un cliente di una pizzeria che mi svincola da un'altra parte mi fermo nuovamente da un gruppetto di persone di varia età.
E quì entra in scena il parente più stretto, immagino, del ragazzo a cui chiedo del locale (i ragazzi sicuro sanno dove stanno le birrerie) che con fare aperto mi rivela più volte il nome del ragazzo, bastava solo mi desse il suo numero per piazzarlo. :)
E' interessante vedere come funziona il nostro cervello che, con fare
selettivo, condisera in pochi secondi tutti gli aspetti che ci servono
per la nostra ricerca.
Sempre più vicina alla meta fermo altri due ragazzi che così gentilmente mi aiutano con il loro navigatore satellitare. Scambio due parole cordiali con questi angeli e mi avvio alla fatidica birreria.
In ritardo ma felice.
Vi racconto questo piccolo episodio perchè è stato importante vedere come funziona il corpo e la mente quando ci si trova in una situazione d'emergenza, anche in situazioni di relativa "emergenza" come questa.
Analizzare in che modo in cui si agisce, quali emotività si prova, come ci si relaziona con l'altro...
Se avete mai provato a fare autostop, blablacar o couchsurfing capirete come la relazione cambi a seconda delle condizioni in cui uno si pone rispetto all'altro (se di gratuità o tramite sfera economica), se di bisogno o di accoglienza, dai caratteri, dai diversi interessi che spingono chiunque alla relazione.
Paradossalmente il fattore gratuità mette le persone nella condizione di essere più generose e disponibili che nel caso ci sia di mezzo il denaro. Questo perché il denaro crea un metro di misura forzoso e sgradito, che fa sentire quasi obbligate le persone a pensare e relazionarsi in base a quell'artificioso metro di misura. La gratuità invece fa sentire liberi perché non impone limiti o barriere, e lascia le persone libere di "essere generose", come di natura sarebbero spinte ad esserlo. :) WlaGenerosità ;)
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