IN Scatola
Pochi giorni fa ho tenuto una conversazione interessante dove si analizzava in che condizione vive l'uomo odierno.
Mi è stato più volte ribattuto, rispetto al mio cammino interiore, che io reputo (in potenziale) alla portata di tutti, di come l'uomo di adesso non sia in grado di prendere nemmeno in considerazione l'idea di intraprenderlo.
Che periodo oscuro vive ora l'uomo se già a parole si oppone tanto alla sua “fioritura” interiore.
Pensate di quanti corpi è composto e di come si dia così tanta importanza ora a quello più “basso” (non inteso in maniera qualitativa), cioè al corpo fisico.
Proprio perché tanto esso si è
evoluto, divenendo, come si suol dire, una "macchina perfetta", è
stato portato all'altare come vitello d'oro.
Siamo costantemente bombardati
di messaggi che portano l’uomo ad alimentare la fisicità e l’emotività (quella parte che nella Scienza dello Spirito
viene chiamata corpo animico).
L’interesse politico, economico, fanno nascere nell’uomo bisogni
sempre più immanenti, i quali possono venire soddisfatti solo da prodotti
creati e confezionati apposta per trasformare i bisognosi in bisognosi
consumatori.
La logica di mercato quindi procede in questo modo:
creo la sensazione di mancanza nell’uomo, da cui deriva il bisogno, e propongo la soluzione, dopo averlo bombardato di slogan che favoriscono un tipo di mentalità materialista.
L’uomo, sempre più indebolito spiritualmente sta perdendo
la sua sovranità, svendendola per un così poco bottino! Per un appagamento
spendibile nell’immediato che lascia dietro di sé una nuova richiesta, un nuovo
bisogno, simile, se non accresciuto.
Salendo sull’altare di una
discoteca multicolore, indossando
il vestito più firmato, guidando la macchina più veloce, comprando la
tecnologia più moderna, frequentando il corso di cucina più rinomato del martedì
sera, si impasticca di necessità, pensando di essere re e conquistatore del
suo mondo.
Invece quanto è stato ridotto in schiavitù!
Invece quanto è stato ridotto in schiavitù!
“Se consideriamo l’uomo nella sua interezza
e non solo sulla base della percezione sensibile, scopriamo che è un’immagine
dei regni circostanti.
L’uomo non ha solo forma, vita, sentimenti;
oltre a questo egli è spirito autocosciente che si sperimenta come Io.”
Come può quindi l’uomo percorrere una
strada spirituale, se è talmente inebetito emotivamente?
Per prima cosa deve riconoscere
quale corpo sta alimentando, se quello delle sensazioni, passioni o spirituale,
perché anche sui piani “sottili” è molto importante tenere in considerazione una
dieta sana, che porta l’uomo a esprimere appieno le sue forze vitali!
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