Ritorno a Solidòr
Da pochi giorni sono
di nuovo nelle terre toscane.
L’agriturismo Solidòr si situa proprio al confine con il Lazio.
L’aria è limpida,
lontano qualche chilometro dal più vicino centro abitato, Pitigliano.
Sovrano il Silenzio
nel paesaggio di una Natura quieta, tra i campi e le colline coltivate.
Ho passato un periodo
breve l’anno scorso senza avere l’opportunità di conoscere a fondo gli host che
in quel periodo erano fuori sede.
In compenso ho avuto
la fortuna di incontrare una persona straordinaria, Vanda, che per conto loro ha gestito la proprietà.
E’ comunque bastata
una serata in compagnia di Lorenzo e
Luciana per farmi ripromettere a me stessa di tornarci.
Con tutta la curiosità
e la voglia di conoscere la loro realtà, soprattutto verso l’approccio notevole
che hanno dedicato e dedicano agli studi
steineriani.
La loro biblioteca ne è testimone.
Da subito la mia
intuizione si è verificata esatta.
Lorenzo e Luciana sono persone aperte, pronte al confronto e al dialogo.
Nel tempo hanno
sviluppato una grande sensibilità verso l’accoglienza e la comprensione
profonda di cosa sia il rapporto tra un host
e un wwoofer.
Prima di tutto ci si confronta da essere umano ad essere
umano, avendo la
sincera intenzione di conoscere chi hai di fronte, quale è il suo vissuto, come
poter fare in modo che vi sia una relazione fruttuosa tra le parti.
Le conversazioni con
loro sono amabili. Gli argomenti importanti.
In poche ore abbiamo
spaziato dalle singole esperienze di
vita, per arrivare ai consigli saggi
di chi, avendo percorso un cammino lungo e impegnato, può darti un’idea
concreta di cosa voglia dire avere 70 anni.
Di cosa voglia dire
condurre un’azienda agricola e farla
funzionare dal punto di vista agricolo
ed economico.
Si sposano così le parti spirituali e pratiche, con una forte e sincera
partecipazione emotiva, come la stessa Luciana esprime, mettendo in tavola ciò
che pensa senza mezzi termini.
Tutti e due vengono da studi di architettura (lei negli studi, lui cresciuto in una famiglia di architetti), tutti e due
sono fortemente orientati verso l’antroposofia.
Lorenzo, insieme ad Enzo, ha fatto
nascere la Demeter in Italia,
l’organo di controllo per le aziende biodinamiche.
Dopo aver venduto le
loro rispettive case a Milano anni fa, si sono cimentati in un’avventura
programmata a tavolino.
Hanno comprato un
terreno di 33 ettari con due casali da ristrutturare e 7.500 piante d’olivo.
Il primo anno l’hanno
passato all’addiaccio, senza acqua e riscaldamento, mentre aspettavano la
ristrutturazione di uno stabile.
Per loro era
importante costruire una realtà che
potesse orientarsi sull’agricoltura biodinamica e al contempo potersi mantenere
economicamente.
Da qui la scelta dell’agriturismo.
Un mezzo altresì utile
per far conoscere maggiormente la biodinamica e per avere un confronto con il
mondo esterno. Stessa cosa nell’aderenza verso l’associazione wwoof.
Chi visiterà Solidòr avrà la possibilità di
confrontarsi con una realtà consolidata, pregna di esperienza e buon senso.
Avrà la possibilità di
confrontarsi con persone che lo potranno aiutare a farsi un quadro generale di
cosa voglia dire burocraticamente, economicamente, praticamente,
spiritualmente, umanamente, costruire e vivere in Italia in un’azienda agricola funzionante.
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