L'esteta del cibo
In questi mesi mi è capitato di parlare e di affrontare il tema dell'alimentazione.
Niente di sorprendente visto che il collegamento aziende agricole-alimentazione dovrebbe essere ovvio.
Invero.. Non lo è (fortunatamente qui alle Spinose l'attenzione per l'alimentazione riveste un ruolo principale).
È quasi sorprendente, nel nostro stato di esseri umani, essere soggetti e governati da idee e astrazioni, simboli che ci portano ad aderire più o meno a questa o quella fede, fino a separare la mente, l'anima e l'agire.
Ci piace pensare al modo migliore (mentale) di interpretare un simbolo (l'essere religioso, ambientalista, padre, figlio, lavoratore..) : diventiamo esperti di quella materia, ne promulghiamo le idee, vestiamo la sua bandiera, per poi..
Per poi girare l'angolo, dopo un bel discorso e pronunciare una sonora bestemmia all'uscita della messa.
Un'incoerenza regale vestita di sontuose vesti.
Oggi mi è capitato di incontrare la figlia di una cliente de "Le spinose" che lavora come estetista. Sembrava trovarsi benissimo in mezzo a tutte quelle belle verdurine, con quel suo sorriso dolce.
Così, d'un lampo, m'è venuto da pensare come siano connesse la bellezza esteriore con quella interiore del nostro corpo.
Quanto la nostra ricerca di ricalcare un'idea, cercando di avvicinarci ad essa il più possibile (come la cura estetica con trattamenti e creme) non necessariamente ci porta all'origine di quella idea (come la bellezza che riguarda tutto il corpo, anche il suo interno).
Dovrebbe esserlo. O meglio, dovrebbe esserlo?
Se appendessimo varie fotografie artistiche delle nostre... diciamolo dai, interiora, e confrontassimo quelle derivate da un'alimentazione sana con quelle di un'alimentazione insana, potremmo avere un'idea del vincolo esistente tra bellezza e salute.
Passeremmo quindi da un'idea, abbracciata per metà (cura del corpo esterno) , alla sua origine (cura del corpo totale vincolata alla bellezza), salendo i primi gradini che ci portano verso l'unità.
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