sabato 22 novembre 2014

La Nuova Terra

Giornata tipo

Alla Nuova Terra si inizia a lavorare alle 8.30, dopo il pensiero mattutino, una delle porte che apre la connessione tra l'uomo e la Natura.

Nel gruppo Raccolta capitanato da Franca, a seconda dei giorni, si riempiono le cassette per il Mercato e la Ecor (marchio biologico) mentre le frecce tricolori svettano nel cielo riempiendolo di un suono sordo.
Tra le serre e i campi ci sono: Cicorie, Bietine, Finocchi, Insalate di vari tipi, Topinambur, Daikon, Verze, Broccoli, Spinaci, e altre culture invernali.

Il gruppo di Claudio si occupa invece di lavori di supporto, per esempio: il trapianto, la sistemazione dei letti con le canalette, legna, cumulo e altro ancora.

Le verdure si raccolgono, si puliscono, si lavano, si ordinano in cassette apposite (nolleggiate obbligatoriamente dall'azienda), vi si applica sopra un preparato omeodinamico chiamato M11 a base di ortica (utile alla conservabilità del prodotto) spruzzandolo seguendo l'immagine della lemniscata (il simbolo dell'infinito).

Alle cassette poste in cima alle colonne gli viene messa sopra una protezione di plastica traspirante (la camicia).

Si carica tutto sul furgone, si porta al magazzino dove si impilano le cassette sopra i bancali e si porta momentaneamente il tutto in cella frigorifera in attesa del trasporto.

Questo è, a grandi linee, il lavoro principale.

Tutto ciò che vi gravita attorno diviene il pepe: i canti in dialetto, le conversazioni che spaziano dallo scambio di vita privata, spiritualità, considerazioni sulla società, punti di vista pratici, o solamente l'apprendere un metodo più veloce ed efficente su come tagliare le insalte, pulire le verze, legare i cardi (in modo che il cuore rimanga bianco), trasformare i prodotti con ricette del luogo.

E non per ultimo: le merende a cachi e mele che a metà giornata spezzano una lancia a favore della golosità generale (c'è chi si mangia, come me, anche tre o quattro cachi al giorno).

La caratteristica che mi ha colpito di più, rispetto a questi terreni non molto fertili, sono la quantità di pietre che vi si trovano.
Le semine vengono fatte senza dissodare il suolo, ma le culture sembrano non accorgersene e crescendo forti e rigogliose.

L'unico elemento di cui hanno sofferto è la quantità d'acqua, che quest'autunno ha generosamente ricoperto i campi, innondandoli.
La pulizia delle verdure è quindi molto rigorosa e gli scarti (che verranno poi portati nel cumulo) abbondanti.

Dopo le ore lavorative, alla Nuova Terra, si propongono delle conferenze su tema esoterico, antroposofico, o di diffusione sulle ricerche e aggiornamenti che il centro conduce.

La cena alle 19.30 permette di rilassarsi in serata e andare a dormire presto, che la giornata, con forte spirito, ricomincerà al suon della sveglia. 



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